PETROLIO ERI E PETROLIO TORNERAI!

CONVERTIRE I RIFIUTI IN PRODOTTI SALVAGUARDANDO L’AMBIENTE

Il Cracking Molecolare per Via Termomeccanica è un metodo ecocompatibile e conveniente di smaltire materiali a base organica, sintetica producendo materie prime secondarie; questo sistema di smaltimento assolve al mandato Europeo sulla “Circular Economy Strategy” ( Zero waste programme for Europe) recuperando per riutilizzare invece di distruggere, come da direttive del COP 21 di Parigi. Con il Cracking Molecolare per Via Termomeccanica, possiamo trattare polimeri ed elastomeri e ottenere idrocarburi e polverino di carbone; le caratteristiche chimico-fisiche di quanto ottenuto ci permettono di classificarli non più come rifiuti ma materie prime secondarie, che trovano impiego in comparti industriali del petrolchimico, della gomma e della plastica. I prodotti che maggiormente s’adattano al processo sono rifiuti speciali pneumatici, ( PFU ) scarti di gomma e materie plastiche, il Combustibile Solido Secondario ( CSS ), e i rifiuti non metallici derivanti dello smaltimento di veicoli car fluff, elettrodomestici e apparecchiature elettromeccaniche. Una specificità del sistema è trattare materiali diversi anche miscelati tra loro; un’altra peculiarità del sistema di cracking è la possibilità di trattare anche i rifiuti speciali contaminati da idrocarburi senza contaminare l’ambiente.

Lo smaltimento di Cracking per via termo meccanica

E’ coperto da brevetti internazionali come confermato da relazioni delle Università di Bologna e Pisa. Non prevede processi di termo-ossidazione (combustione o gassificazione dei rifiuti), infatti non sono presenti camini o fonti d’emissione. Non richiede catalizzatori o reagenti chimici ma solo energia meccanica. Non produce inquinanti perché è ottenuto in un ambiente confinato e chiuso in assenza di ossigeno libero o aria. Non consuma risorse naturali come combustibili, ossigeno. Per lo smaltimento dei polimeri quindi è richiesta solo energia meccanica; che viene trasferita, dagli organi in movimento del cracking, al prodotto introdotto nel sistema rompendo i legami molecolari che lo costituiscono e la loro trasformazione in idrocarburi e carbone. Il processo di smaltimento si articola in tre fasi principali la preparazione delle cariche, lo smaltimento, la classificazione/separazione delle materie prime secondarie ottenute.

La nostra mission è creare valore dallo smaltimento ecosostenibile dei rifiuti.

L’impianto si auto alimenta, in quanto l’energia elettrica necessaria al suo funzionamento è prodotta da un generatore alimentato col gas ottenuto dal processo di cracking. I nostri impianti sono particolarmente indicati anche per lo smaltimento delle isole di plastica che inquinano i nostri mari.

Ecocircular srl è una società start up innovativa che produce impianti per la trasformazione di plastica e gomma in combustibili secondari.

Ci muove l’idea di migliorare l’ambiente e la qualità della vita di ognuno e lo facciamo realizzando impianti per il recupero e la trasformazione di materiali di scarto. Otteniamo idrocarburi liquidi (gasolio), gas e polvere di carbone senza produrre inquinamento attenendosi così alle direttive degli accordi di PARIGI del COP 21. Ciò è possibile perché i nostri impianti realizzano il processo di dissociazione molecolare per via esclusivamente meccanica. Questo sistema è stato da noi denominato CRACKING MOLECOLARE PER VIA TERMOMECCANICA. Per la realizzazione e la gestione di questi impianti Ecocircular si è posta 3 importanti obiettivi:

1 – LA POLITICA DELLA QUALITÀ

Fornire prodotti conformi ai requisiti richiesti dal cliente garantendone la conformità alla legislazione seguendo criteri di produzione con elevati livelli di igiene e sicurezza. assicurare ai clienti la continuità del servizio mediante il controllo e la manutenzione degli impianti di produzione.

Sviluppare un’azione continua di miglioramento dei prodotti, dei servizi e dei processi mirata alla soddisfazione del cliente e all’ottimizzazione dei costi.

2 – LA POLITICA AMBIENTALE

RISPETTO DELLE LEGGI E NORMATIVE AMBIENTALI VIGENTI.

Definizione e monitoraggio di obiettivi per le attività che hanno un impatto significativo sull’ ambiente, utilizzo razionale delle risorse , formazione per il personale su tutte le tematiche ambientali.

3 – LA POLITICA DELLA SICUREZZA

L’azienda si impegna a ricercare elevati standard di sicurezza e salute dei lavoratori come parte integrante dalla propria attività e come impegno rispetto alla finalità più generali dell’azienda. Formazione, informazione e sensibilizzazione per attività in sicurezza con l’obiettivo di prevenire incidenti infortuni e malattie professionali indirizzando a tale scopo la progettazione, la conduzione e la manutenzione ivi comprese le operazioni di pulizia dei luoghi di lavoro macchine e impianti.

IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

La degradazione è un processo di decomposizione di ogni prodotto chimico esistente in natura, il calore, cioè il livello termico, accelera questo processo perciò se scaldiamo qualsiasi tipo di materiale naturale o sintetico ne provochiamo la trasformazione chimica ottenendo molecole più semplici.  Le condizioni ideali si hanno quando il calore è generato in loco aiutato da un’azione meccanica che provoca lo scorrimento delle superfici le une sulle altre. Maggiore la velocità di scorrimento maggiore è la temperatura che si raggiunge. La viscosità del prodotto che vogliamo trattare è uno dei parametri fondamentali di questo principio. Nel nostro impianto le superfici scorrono in rapido movimento nel quale introduciamo materiali viscosi biodegradabili. Tutti i materiali naturali o sintetici che hanno un punto di transizione tra solido e liquido possono essere soggetti a frizione riscaldandosi fino alla temperatura di decomposizione. Tutte le sostanze organiche degradano nell’ intervallo di temperatura compreso tra i 350° e i 550° centigradi. Il controllo dei parametri di reazione permette la degradazione controllata ottenuta con questo principio. I prodotti che si possono ottenere sono gas simile al GPL, liquido analogo al gasolio pesante e Carbone in polvere molto sottile. Il procedimento sopra descritto permette la trasformazione di tutte le sostanze organiche polimeriche in materie prime riutilizzabili sotto forma di energia senza produrre inquinamento. Questo procedimento detto economia circolare è imposto dall’ Europa che promuove le nuove tecnologie come la nostra che permette il trattamento di gomma, plastica e prodotti naturali in mescola tra loro. Questo tipo di trasformazione funziona con energia autoprodotta dall’ impianto e non provoca emissioni in atmosfera.

Clienti che possono utilizzare impianti completi Ecocircular

Le società multiutility che raccolgono e smaltiscono rifiuti solidi urbani e speciali IREN – A2A – HERA – ACEA – AGSM – AIM – tutte grosse società che in Italia superano le 100 unità in Francia VEOLIA

I raccoglitori di rifiuti, prodotti da aziende, che li selezionano e li distribuiscono agli smaltitori o li destinano alle discariche, in Italia sono più di 500.

Produttori di CAR-FLUFF,

l’Italia ne produce annualmente 400.000 tonn.

Smaltimento pneumatici usati e gomma (500.000 tonn/anno solo per i pneumatici) IL MERCATO ITALIANO E’ STIMATO IN CIRCA 600 IMPIANTI ECOCIRCULAR completi.

PRODOTTI in uscita dagli impianti Ecocircular

GAS. (GPL)Testato per BS EN 589 (2008) BS EN 589 (2008) con requisiti specifici ed i metodi di prova per autotrazione commercializzato e distribuito a livello nazionale, GPL (Gas di Petrolio Liquefatto)

GASOLIO Testato per UNI 6579 (2009) “fluidissimo BTZ”: Testato per EN590 che descrive i requisiti del gasolio per l’EU, Islanda, Norvegia e Svizzera. Permette una miscela fino al 5% Biodiesel per una miscela 95/5 Testato per EN14214, norme per Biodiesel

CARBONE Testato per BS ISO 6209 (2009), norme per la combinazione di ingredienti della gomma